Anche se le varie tipologie di traduzione rispondono a regole diverse e definite, non è possibile fare una distinzione netta tra di esse. Quando ci troviamo davanti ad un testo da tradurre ci sono alcuni processi comuni da considerare per decodificare il messaggio e veicolarlo nel modo più adeguato. Ad esempio, focalizzarsi sulla connotazione culturale di alcuni termini che racchiudono in sé concetti importanti che vanno comunicati al lettore del testo tradotto.
Gli albori delle traduzioni
La distinzione fra traduzione creativa/letteraria e tecnica esiste sin dall’alba dei tempi, pensa che già i popoli antichi avevano l’esigenza di dialogare tra loro, per commerciare prodotti e comunicare in tempi di pace e di guerra. (Questa sarebbe stata una traduzione tecnica). Abbiamo traccia di glossari bilingue, utilizzati da greci e fenici, simili ai moderni dizionari; e una delle prime testimonianze è la Stele di Rosetta.
D’altro canto, la cultura greca ha svolto un ruolo fondamentale nella storia della lingua e della traduzione, perché è stata eletta come modello da romani e arabi, e le prime opere di letteratura latina erano adattamenti di commedie o poemi greci, tradotti per apprendere e discutere le correnti filosofiche del mondo ellenico (si tratta di traduzioni letterarie).
Nel corso dei secoli l’arte della traduzione si è sviluppata modificandosi in base alle epoche, ma il fine ultimo del traduttore non è cambiato. Il ‘cosa’, lo scopo, che rimane sempre, in ogni tempo, è l’esigenza di veicolare il messaggio senza travisarlo. Ciò che si è trasformato è il ‘come’. Oggi il traduttore è un attore invisibile, che plasma il testo nella lingua e nella cultura di arrivo facendo attenzione a utilizzare un linguaggio naturale e fluido, sia che si tratti di un testo tecnico che di un testo letterario.
Ma qual è la differenza alla base di una traduzione tecnica e letteraria?
L’intento del messaggio, che in un caso deve informare e nell’altro emozionare!
La traduzione tecnica
Riguarda la traduzione di documenti come manuali, contratti, istruzioni, rapporti, bilanci e tutti quei testi volti ad un pubblico specifico e addetto ai lavori, che hanno lo scopo di informare, divulgare e regolarizzare. In questo ambito, è necessaria una conoscenza della materia e della terminologia sia nella cultura di partenza che di arrivo. Il traduttore può ricorrere all'utilizzo di CAT tools, (strumenti di traduzione assistita) per mantenere coerenza e uniformità nel testo e deve attenersi a norme, mantenendo la stessa impaginazione, struttura e cura del dettaglio dell’originale, senza lasciare spazio ad ambiguità interpretative.
Riguarda romanzi, articoli di opinione, film, serie tv, pubblicità, insegne, poemi, e ogni testo che coinvolga fantasia, creatività, conoscenza della sintassi e della struttura della frase. Ovviamente, fantasia e creatività non sono sinonimo di "carta bianca". Il traduttore deve pur sempre attenersi all'originale senza snaturarlo, ma contestualmente ha il ‘dovere’ di infondere nelle parole le stesse emozioni dell’originale, rendendo la lettura o la visione un’esperienza indelebile.
Per giocare con la lingua e rendere giustizia all'opera d’arte realizzata dal creatore è necessario avere una padronanza approfondita della propria lingua e cultura, ed è fondamentale conoscere ed apprezzare le sfumature dell’idioma dal quale si traduce.
Traduzione creativa e tecnica … due "poli opposti" ma dello stesso pianeta!
Di certo il traduttore dovrà affrontare sfide diverse in base al testo che si troverà di fronte, ma in qualsiasi caso deve pensare fuori dagli schemi, considerare parole e concetti da angolazioni diverse, essere sempre guidato dalla luce della conoscenza, dalla curiosità e munirsi di pazienza per rendere giustizia a qualunque testo!